"Né sfruttati né bamboccioni. Risolvere la questione generazionale per salvare l'Italia".
Questo è il titolo dell'ultimo libro di Francesco Cancellato, direttore de Linkiesta e volto conosciuto nelle serate BertoLive a Meda (aveva intervistato Stefano Micelli durante la presentazione del suo libro Fare e Innovare).
Edito da Egea e pubblicato agli inizi del 2018, Francesco Cancellato nel suo libro ricostruisce un quadro di divari generazionali che non riguarda solo le politiche pubbliche, ma la società e l'economia italiane nel loro complesso.
La discussione pubblica in Italia ricorre spesso alla retorica dei diritti. Alla loro lista oggi ne andrebbe aggiunto uno in più: quello a inseguirei propri sogni.
A sognare che se mi impegno a fondo e investo su me stesso, sulle mie capacità e sulle mie aspirazioni, ho una possibilità di farcela, indipendentemente dalle amicizie e dalle risorse di partenza della mia famiglia.
Sapendo anche che, se non ce la faccio, c'è una rete di sostegno che mi aiuterà a rialzarmi e a costruire una seconda opportunità. Perché se non è così, va a finire che mi accontento: di stare coi miei, di accettare il lavoro che mi propone la mia rete di conoscenze.
E rinuncio a inseguire i miei sogni, quali che siano, o magari quei sogni vado a inseguirli da qualche altra parte, all'estero.
La tesi di Francesco Cancellato riesce a guardare il cambiamento da un punto di vista differente.
La questione generazionale, il futuro dei giovani - che poi è il nostro - sono temi a noi cari da molti anni, basti pensare al progetto di crowdcrafting DivanoXManagua o recentissimo #Spiritodel74.