BertO sulle pagine del Sole 24 Ore perchè è un esempio virtuoso di chi sa trasformarsi e rinnovarsi al passo col mondo.
È uno spaccato molto lucido quello descritto dal professor Aldo Bonomi, sociologo e direttore dell’Istituto di ricerca Aaster, che nel suo articolo pesca nel “fattore territorio” per raccontare i cambiamenti e le vicissitudini del settore design negli ultimi anni.
Compreso il post pandemia. Pioniere del cambiamento per Aldo Bonomi è la nostra azienda, la BertO, a Meda, città epicentro del design.
La soluzione per superare la stasi dei vecchi modelli è stato il salto verso le nuove piattaforme, cioè la capacità di connettersi col mondo intero per collegarsi ad un sistema più ampio. Passando anche per la sensibilità di voler cercare una nuova visione etica come l’ecosostenibilità, punto di forza della produzione BertO e tema centrale della Design Week 2022
Per Aldo Bonomi la svolta è arrivata col passaggio al digitale fortemente sostenuto da Filippo Berto fin dal suo primo ingresso in azienda.
Se è diventata Caso Studio Google è proprio perché dagli anni ’90 la BertO si è distinta per la sua capacita di anticipare le sfide della contemporaneità con strategie di marketing aperte e collaborative senza mai perdere la preziosa identità artigiana impressa dai fondatori Carlo e Fioravante Berto.
Questa carta vincente sancisce la capacità di BertO, e di nessun altro, di svolgere la propria attività quotidiana al servizio del cliente sotto il segno della responsabilità d’impresa.
È il Design dei Sogni Made in Meda, la capacità di produrre complementi prestigiosi di alto design e di arredare le case più belle del mondo con una spiccata sensibilità verso i valori del territorio e del futuro.
==> Leggi l'articolo "Il salto delle imprese verso le nuove piattaforme ibride" di Aldo Bonomi!
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27/07/2022
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