Nell'articolo L'orgoglio di Berto "Made in Meda" e l'omaggio alle donne pubblicato pubblicato su Il Cittadino, Paolo Volonterio racconta il libro "Made in Meda: il Futuro del Design ha già Mille anni" partendo dalla personalità di Filippo Berto:
"Lui amministratore delegato e al contempo artigiano-imprenditore all'interno della propria azienda, BertO, può a buon titolo essere definito una artista. E l'artista sa che lo scopo dell'essere umano è comprendere l'amore totale. E sa anche che l'amore non sta nell'altro ma dentro se stessi. Filippo Berto questo suo amore lo ha riversato sulla sua città, tanto da dedicargli un libro "Made in Meda"."
Per scrivere Made in Meda, Filippo Berto ha trascorso un anno intero alla ricerca di storie nascoste, fra archivi con documenti di oltre mille anni e interviste a protagonisti e testimoni della città.
Fra le tantissime storie emerse, Paolo Volonterio il ruolo delle donne, in particolare quello delle Badesse che si sono succedute alla guida del monastero benedettino di Meda (oggi villa Antona-Traversi) e che hanno reso possibile la nascita della prima forma di economia medese in ambito "legno-arredo".
Paolo Volonterio conclude il suo articolo scrivendo:
"Made in Meda è un libro che per i suoi contenuti deve essere presente in tutte le case dei veri medesi, un libro in cui si possono specchiare. Con merito."
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