Il caso BertO raccontato a Eta Beta - Radio1 Rai da Giampaolo Colletti e Massimo Cerofolini, durante la puntata dedicata "Di lotta e di mercato, per le aziende è l'ora dell'impegno civile" andata in onda sabato 20 febbraio:
"C’era un tempo in cui acquistavamo una merce per la sua qualità, magari indotti da uno spot seduttivo in televisione.
Oggi il prodotto non basta più.
Oggi è la storia di un brand che anima e permette al cliente di riconoscersi in ciò che acquista.
BertO, con la sua piattaforma in 6 lingue e una particolare empatia, oltre che senso di protezione nei confronti dei propri clienti e della storia dell'azienda, ha continuato a offrire consulenze di interior design in tutto il mondo per l'arredo della propria casa, anche durante il lockdown."
Durante la puntata, il caso BertO è stato citato insieme a brand celebri quali Lego e Nike, nell'ambito della puntata focalizzata su quelle aziende che si impegnano a "fare di più" per le proprie community di riferimento (per i propri clienti ma non solo).
I temi toccati sono stati molti, dalla sensibilità nell'ascoltare le esigenze delle persone ai progetti di co-creazione e, ancora, all'attenzione verso la storia personale di chi crea un prodotto.
BertO è l'esempio positivo di marchio in grado di far conoscere e apprezzare la storia che c'è dietro ad ogni arredo, per mezzo del racconto puntuale che ormai avviene da oltre quindici anni (il blog BertoStory, infatti, è il primo corporate blog nel design italiano, è nato nel 2004).
"Grazie a un approccio di questo tipo, oltre che ad una serie di innovazioni, BertO è stato in grado di proseguire la propria attività anche 'a saracinesche chiuse', durante le fasi più dure della pandemia, offrendo a clienti di tutto il mondo i servizi di interior design Made in Meda in tutto il mondo".
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